
đ Diniego di proroga nei contratti di locazione abitativa: quando il locatore può dire âbastaâ
La legge consente al proprietario di interrompere il rinnovo automatico⌠ma solo in casi ben precisi
In un contratto di locazione abitativa, la proroga automatica dopo i primi 4 anni (canone libero) o 3 anni (canone concordato) è la regola.
Ma il locatore può opporsi a questo rinnovo, esercitando il cosiddetto âdiniego di prorogaâ.
âAttenzione: non è una facoltĂ libera, ma subordinata a specifici motivi indicati dalla Legge n. 431/1998. Vediamo quali sono, come comunicarli, e cosa fare per evitare contenziosi.
đ Cosâè il diniego di proroga?
Ă il diritto del locatore di impedire il rinnovo automatico del contratto alla prima scadenza obbligatoria, solo se ricorrono motivi specifici di legge.
đ Deve essere esercitato:
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con comunicazione scritta motivata
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almeno 6 mesi prima della scadenza
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tramite raccomandata A/R o PEC
In mancanza, il contratto si rinnova automaticamente (4+4 o 3+2).
â Quando è possibile negare la proroga? I 5 motivi previsti dalla legge
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Uso personale dellâimmobile
Il locatore o un suo parente (entro il 2° grado) ha necessitĂ di abitare o usare lâimmobile per lavoro (abitativo, commerciale, artigianale o professionale).
đ Es. un figlio che va a vivere da solo o un coniuge che apre studio professionale. -
Conduttore con altro alloggio disponibile nello stesso Comune
Se lâinquilino ha giĂ un altro immobile libero e idoneo dove trasferirsi, il locatore può negare la proroga. -
Ristrutturazione o ricostruzione dellâedificio
Se sono necessari lavori importanti non eseguibili con il conduttore presente, la proroga può essere rifiutata.
đ§ Serve titolo abilitativo edilizio giĂ ottenuto. -
Mancato utilizzo dellâimmobile da parte del conduttore
Se il locatario non abita stabilmente nellâalloggio (es. trasferimento ingiustificato), è motivo valido per il diniego. -
Esigenza di vendere lâimmobile a terzi
Il locatore può opporsi alla proroga se intende vendere lâimmobile, ma solo se non possiede altri immobili abitativi.
Il conduttore ha diritto di prelazione con le stesse condizioni proposte al terzo.
đŠ Come si esercita il diniego
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La comunicazione va inviata entro 6 mesi dalla scadenza del contratto
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Deve contenere le motivazioni di legge, specifiche e dettagliate
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Serve raccomandata A/R o PEC
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In caso di contenzioso, si applica il rito del lavoro (art. 447-bis c.p.c.)
đ In caso di disaccordo, la questione può finire in giudizio. Il giudice può emettere ordinanza di rilascio immediata, che è titolo esecutivo.
â ď¸ Attenzione alla mediazione
In caso di opposizione o diniego, la mediazione è obbligatoria prima di agire in giudizio (art. 5-bis D.lgs. 28/2010).
âNel caso in cui il condominio agisca per decreto ingiuntivo e il conduttore si opponga, è il locatore a dover promuovere la mediazione.
đ Cosa devono sapere investitori e professionisti del real estate?
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đ I tempi sono rigidi: 6 mesi di anticipo
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đ§ž Le motivazioni devono essere previste dalla legge
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đŹ Le modalitĂ di comunicazione devono garantire la prova dellâavvenuta ricezione
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âď¸ In caso di contenzioso, è necessario seguire il rito speciale locatizio
đ Devi rientrare in possesso del tuo immobile?
Ti assisto nella redazione della comunicazione di diniego, nella valutazione dei presupposti di legge e nella gestione del contenzioso, se necessario.
Evita errori formali che potrebbero compromettere il recupero dellâimmobile.
âď¸ Scrivici oggi stesso.
Ti aiuto a riprendere il controllo del tuo patrimonio immobiliare, nel rispetto delle regole.