
Salva Casa: La Sardegna Blocca le Mini Abitazioni e Rischia l’Impugnativa del Governo
🏛 Con l’approvazione del disegno di legge urbanistico, la Sardegna si smarca da alcune disposizioni del decreto Salva casa (D.L. 69/2024), bloccando l’introduzione delle mini-abitazioni con metrature ridotte e altezze inferiori agli standard nazionali. Una scelta che potrebbe generare un forte conflitto istituzionale con il Governo.
Cosa prevede il nuovo testo approvato in Sardegna
✍ La Regione Sardegna ha approvato una modifica alla storica legge urbanistica del 1985, recependo parzialmente il decreto Salva casa. Al centro del dibattito l’art. 11, che esclude i commi 5-bis, 5-ter e 5-quater dell’articolo 24 del DPR 380/2001.
⛔ In sostanza, non sarà consentita in Sardegna l’applicazione delle deroghe previste a livello nazionale in materia di agibilità per:
- locali con altezza interna inferiore a 2,70 m (fino a 2,40 m);
- monolocali di 20-28 mq per 1-2 persone.
📌 Queste disposizioni, pensate a livello nazionale per incentivare la disponibilità abitativa per lavoratori e studenti, sono state ritenute dalla maggioranza sarda lesive della dignità abitativa.
Il rischio di impugnativa: le parole di Salvini
✉ Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha già inviato una lettera alla giunta regionale sarda, definendo gli standard edilizi come livelli essenziali delle prestazioni civili e sociali, e affermando che non è ammissibile una regolamentazione frammentata su temi di rilievo nazionale.
⚖ Ciò fa pensare a una probabile impugnativa del Governo, che vedrebbe nella scelta sarda una violazione del principio di uniformità della disciplina urbanistica nazionale.
Cosa è stato invece recepito dal Salva casa
✔ La Regione ha invece accolto le nuove regole sulle sanatorie, compreso il nuovo accertamento di conformità, che consentirà di regolarizzare più facilmente interventi edilizi non conformi ma compatibili con le previsioni urbanistiche.
Perché questa scelta impatta il mercato immobiliare
🏗 Per sviluppatori immobiliari e investitori, la mancata applicazione delle deroghe sulle mini-abitazioni limita la possibilità di creare soluzioni abitative agili per target ad alta rotazione (studenti, lavoratori stagionali, city users), potenzialmente rallentando iniziative di rigenerazione urbana e housing sociale.
📉 La rigidità normativa può quindi impattare negativamente sulla redditività di alcuni progetti immobiliari a bassa metratura e sui modelli di micro-living sempre più diffusi nei centri urbani.
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